Ci sono viaggi in cui il solo bagaglio da portarsi dietro è il cuore.

Perchè questo angolo di paradiso si chiama dal “Patriarca”

…Ma perché il nome “Dal Patriarca”?…una domanda a cui si risponde sorridendo

Il nome cela una storia di affetto e di gioco tra Nicola e suo cugino Ciro, una storia che va raccontata perché purtroppo né CiroNicola ci sono più. 

Ma allora come oggi a chiunque l’ascolterà scapperà una risata.

Nicola in occasione dei suoi 50 anni organizza con Pia e i figli la sua festa di compleanno nel giardino di casa Ferraro invitando amici e parenti, tra cui l’affezionato cugino Ciro, uomo dal grande animo artistico. 

La musica, la pittura e la scrittura erano le sue inseparabili compagne di viaggio ma Ciro era anche un gran giocherellone autoproclamatosi da sempre animatore delle feste di Nicola. 

Il traguardo dei 50 anni è una tappa importante e per Ciro richiedeva uno scherzo all’altezza della situazione e soprattutto che tutti potessero ricordare. 

Al momento del taglio della torta, davanti a tutti gli ospiti, Ciro è così comparso portando con sé una tunica e un bastone. 

Approfittando del momento di attenzione ha messo in scena una cerimonia di incoronazione per Nicola con annessa formula di rito proclamandolo ufficialmente “Il Patriarca di Montechiaro”.

È da qui che tutto ha un nome e un suo inizio. 

Il giardino di Pia e di Nicola, luogo di feste di famiglia, segue il suo destino per diventare il ristorante Dal Patriarca.

Per Nicola il suo ristorante non è luogo dei corpi ma un luogo dell’anima. 

Ogni pietra, ogni oggetto, ogni fiore racconta la sua storia, del suo modo di vivere la famiglia, dei suoi valori, delle sue forti tradizioni e fa rivivere ancora a oggi, anche a chi non lo ha conosciuto, il piacere del suo sorriso accogliente che fa sentire sempre a casa.

L’affetto apre l’ingegno e rende luminose le menti.

Niccolò Tommaseo

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